BITCOIN STANDARD

Questo articolo è un libero sunto ispirato dall’omonimo libro “The Bitcoin Standard”

 IL PROBLEMA DELL’INFLAZIONE 

Essendo il valore del Bitcoin di sua natura inalterabile e la sua quantità disponibile sul mercato stabile, questa valuta crypto risolve al meglio un problema fondamentale per l’umanità: spostare valore senza limiti di spazio e tempo, senza i limiti di intermediari statali o delle banche e senza la svalutazione da inflazione. Infatti, l’inflazione di un bene ne provoca la perdita di valore. La perdita di valore ne ostacola la spendibilità nel tempo, non favorisce il risparmio e la stabilità economica di un paese.

 

Nella storia delle monete e dello scambio di valore, si e’ iniziato con il baratto, passando per l’uso di valore standardizzato come bestiame, pietre, conchiglie, grano e sale, ed infine ai metalli, che potevano essere modellati in unità uguali tra loro. In particolare l’oro è divenuto la moneta dominante per la sua inalterabilità e per l’estrema difficoltà a reperirlo. Queste due caratteristiche lo rendevano in grado quindi di mantenere il suo valore negli anni. 

 

Una moneta che non conserva il suo valore nel tempo provoca enormi danni alle comunità. Nell’impero Romano l’introduzione del l’aureo da parte di Giulio Cesare rese possibile un vastissimo e fiorente mercato che si estendeva in Europa e nel Mediterraneo. Nerone però, a corto di fondi, iniziò a coniare monete con sempre minor quantità di metallo prezioso, di modo da avere più monete con la stessa quantità di metallo, generando dunque una inflazione nel mercato ed una deflazione del suo valore. Facendo cosi poteva contare su molte più risorse. Il peso della moneta negli anni scese da otto grammi di oro a 4,5 grammi. Questo dava l’illusione agli imperatori di avere più monete e dunque di spendere oltre le loro possibilità, creando le basi per il fallimento economico dell’impero, perché il numero di monete non aveva una corrispondeva alla ricchezza effettiva di risorse del paese. Il declino monetario che portò l’inflazione causò anche il declino culturale, finanziario e militare del paese. La caduta dell’Impero romano e la continua svalutazione della moneta crearono seri ostacoli al commercio e portarono le popolazioni ad organizzarsi in piccole comunità autosufficienti e diffidenti le une dalle altre. La rinascita, dopo un periodo di guerre e carestie, coincise con l’adozione di un nuovo standard monetario, con il fiorino, nel 1252 a Firenze. Il fiorino aveva un peso fisso e proprio grazie alla sua stabilità costituì un modello per tutta Europa.

 

Con il fiorire del commercio in Italia ed in Europa si sperimentò una grande crescita economica e culturale, così come accade nella storia ogni volta che si fa uso di una moneta forte. l’Impero britannico invece adottò il moderno gold standard nel 1717, per cui anche se l’oro non veniva più scambiato fisicamente nelle piccole transazioni, restava comunque come riferimento delle banconote: ciascuna banconota rappresentava il valore corrispondente in oro. Fu proprio l’uso del gold standard in gran parte del pianeta, che creò le condizioni per uno dei periodi più floridi della storia, sia culturalmente che economicamente. Con una moneta forte usata in gran parte dei paesi, il commercio era incentivato e la stabilità del denaro nel tempo permetteva di accumulare i capitali necessari agli investimenti. E sono proprio gli investimenti a creare stabilita a lungo termine nelle società, vedremo come. 

 

Le cose cambiarono con la prima guerra mondiale nel 1914 quando si sospese il gold standard. All’improvviso le banconote non corrispondevano ad un valore raro e poco reperibile, permettendo agli stati di stamparne senza limiti, e quindi di farne perdere tutto il loro valore. Con una moneta forte le guerre finivano quando lo Stato era a corto di soldi, ma con una moneta debole che si poteva moltiplicare senza limiti, i soldi non erano più un problema. Inoltre, i regimi totalitari avevano tutto l’interesse a finanziarsi stampando nuove banconote, anziché finanziarsi tramite la riscossione delle tasse.

 

L’inflazione permetteva di continuare le guerre sino all’erosione dell’intera ricchezza nazionale. Come successe negli Stati Uniti con la Grande Depressione, la più grave crisi economica mai registrata.  Gli Stati Uniti però purtroppo abbandonano definitivamente il gold standard nel 1971, iniziando una grandissima espansione monetaria che dura tutt’oggi. Dal 1971 ad oggi il valore du un’oncia d’oro è passata da  35$ a 1500$. Con le monete poco stabili, l’iperinflazione causa la drastica perdita di potere d’acquisto in tempi rapidi. Esempi di iperinflazione sono la Germania degli anni venti con un’inflazione giornaliera del 20% e l’Ungheria degli anni 40 con un’inflazione giornaliera del 207%. L’iperinflazione rende assolutamente impossibile il risparmio e il trasferimento di valore nel tempo. Tutto questo si può evitare con una moneta stabile e che non si presta facilmente all’inflazione.

 

 

I VANTAGGI DEL BITCOIN SULL’ORO

 

Con l’introduzione del Bitcoin si è reintrodotta nel mercato una moneta con delle funzioni e caratteristiche simili a quelle dell’oro. Il bitcoin si introduce come terzo modo di scambiare valore oltre ai pagamenti in contanti senza intermediari (con il cosiddetto cash) e i pagamenti elettronici tramite intermediari (le banche). I pagamenti in contanti sono immediati, ma richiedono la presenza fisica di entrambe le parti. I pagamenti elettronici possono essere fatti anche a distanza, ma devono passare attraverso di un intermediario che certifichi l’avvenuto pagamento e la riscossione. Il controllo delle monete da parte delle banca crea inoltre la base per le speculazioni finanziarie tramite i tassi d’interesse variabili.

 

Bitcoin è la prima forma di moneta che permette pagamenti elettronici senza il coinvolgimento di intermediari, e poprio per questo la rende libera dalle speculazioni finanziarie degli Stati (che possono generare inflazione) e della banche (che controllano i risparmi e gli investimenti con tassi d’interesse variabili). Bitcoin è la prima moneta ad essere non inflazionabile. Ad esempio, se l’oro ha un’inflazione che oscilla attorno al 2%, il bitcoin ha una inflazione che si dimezza ogni quattro anni fino ad arrivare a zero e restarci per sempre. Bitcoin è quindi la prima moneta della storia che arriverà ad avere un’inflazione pari a zero. Inoltre il Bitcoin non è sequestrabile o censurabile, e quindi è in grado di trasferire il valore meglio di qualsiasi altre monete in termini sia di grandezza che di spazio e di tempo. Inoltre, non essendo gestita dalle banche e dagli stati, è una moneta accessibile a tutti in qualsiasi paese del mondo. 

 

I vantaggi del Bitcoin sull’oro sono svariati. Il Bitcoin è più facile da trasportare, consente più trasparenza e garantisce meno inflazione. Con meno inflazione si conserva il valore nel tempo, si facilita il commercio, si facilita il calcolo economico, si garantisce la libertà dei cittadini dal potere centrale. 

 

UNA MONETA DEMOCRATICA E STABILE PERMETTE DI RISPARMIARE E CREARE VALORE A LUNGO TERMINE A TUTTI

 

In generale si può dire che è preferibile avere accesso ad un bene subito piuttosto che rimandarlo nel tempo. L’attesa in economia deve essere sempre ricompensata (in forma di risparmio o di investimento) perché permette di produrre beni strumentali, cioè non creati per essere consumati immediatamente, ma che aumentano di valore nel futuro. Ad esempio, con una barca si pescano più pesci che a mani nude, ma per costruire una barca occorre sacrificare tempo ed energie senza avere ricompense immediate. Ma una volta che si e’ finita la barca si può pescare molto di più, e nel frattempo questo lavoro e questo tempo impiegato ha forgiato un carattere resiliente delle persone che hanno saputo aspettare, che ci hanno lavorato, di sono specializzati ed hanno imparato nuove competenze. Ritardare la gratificazione permette il risparmio, il risparmio permette gli investimenti, gli investimenti fanno aumentare la produttività e creano un valore duraturo. 

 

Uno dei motivi per cui si e’ più incentivati a consumare immediatamente spesso e’ proprio a causa il declino continuo di valore della moneta causata dall’inflazione. Mentre se una moneta mantiene il suo valore nel tempo è più facile conservarla, e questi due atteggiamenti nei riguardi dei risparmi possono fare la differenza tra la crescita e il declino di una società. Spendendo tutto subito ci si espone ad investimenti rischiosi e ad indebitarsi, mentre la moneta forte permette di prendere decisioni più razionali su produzione e consumo a lungo termine. Lo stesso vale per il denaro e per le speculazioni sui tassi d’interesse (il prezzo dei prestiti bancari, il valore della moneta). Le banche devono poter aumentare o ridurre i tassi d’interesse sugli investimenti o sui prestiti con lo scopo unico di garantire la stabilità dei prezzi. Ma con l’inflazione e l’introduzione di nuova moneta si modifica la sua unità di misura e questo non permette affatto di garantire la stabilita dei prezzi, al contrario. 

 

I TASSI DI INTERESSE CHE NON GARANTISCONO LA STABILITA DEI PREZZI DI SCAMBIO.

 

L’Unità di misura è fissa per definizione, non può cambiare a seconda dell’oggetto misurato. Cambiare continuamente unità di misura crea solo confusione, rende difficile il calcolo economico e ostacola la corretta allocazione delle risorse. Le monete che perdono valore non permettono ai prezzi di segnalare la reale scarsità delle risorse, quindi di coordinare produzione e consumo. Gli investimenti sbagliati creati da bassi tassi di interesse e dalla perdita di valore della moneta sono la principale causa delle crisi economiche.

 

Ad esempio se un’azienda si e’ impegnata per anni ad immettersi nel mercato internazionale ed ad avere un vantaggio competitivo, in realtà tutto il suo valore si può perdere in poco tempo se l’unità di misura delle monete estere con cui la azienda scambia merci e valore cambia. Ad esempio se da un giorno o l’altro non si potesse più permettere di importare materie prime perchè il paese di provenienza ha cambiato la propria unita di misura (deflazionato la propria moneta) o se il paese esportatore (a cui vende merci) all’improvviso non si può più permettere di comprarli a causa dell’inflazione, questa azienda andrebbe in fallimento, nonostante in realtà produce ricchezza. Questa fallimento e’ un fallimento finanziario, non un vero fallimento effettivo e della capacita di produzione dell’azienda. Questo fallimento è causato dall’uso di centinaia di monete diverse, il cui valore fluttua costantemente. La svalutazione monetaria altro non è che il finanziamento pubblico delle esportazioni, ovvero la vendita sottocosto dei propri beni. Questi problemi sparirebbero se si usasse un’unica moneta globale di riferimento con valore certo.

 

LA GESTIONE DELLA MONETA LIBERA DAI GOVERNI TIRANNICI

 

Al giorno d’oggi si da per scontato che sia il governo oltre alle banche a dover gestire la moneta. Ma finchè il governo utilizza monete deboli (inflazionate), incoraggiando il consumo immediato, non si rendono possibili investimenti sostenibili a lungo termine. Inoltre se un governo non si può permettere di comprare un bene perché la propria moneta vale troppo poco, questo incentiva l’appropriazione per via della violenza. Infatti i governi aggressivi e tirannici sanno fare buon uso delle monete deboli. La possibilità di creare denaro permette agli Stati aggressivi di proseguire le guerre anche dopo aver terminato i fondi di bilancio, fino alla completa erosione delle ricchezze nazionali.  

 

Una moneta forte e transnazionale invece facilita il commercio e lo sviluppo delle proprie capacita di produzione. Più c’è cooperazione, più il mercato è grande, più ci si può specializzare e maggiore la divisione del lavoro, maggiore è la produttività. Per i governi tirannici e le dittature che operano spesso tramite la violenza, stampare nuova moneta è molto più facile che raccoglie le tasse. Raccogliendo le tasse si passa sempre dal popolo, che può almeno creare un po di ostacoli e decidere di non finanziarli. Dunque una moneta non inflazionabile è anche una garanzia di libertà contro i tiranni. La capacità di creare soldi equivale a un potere potenzialmente illimitato.

 

LA SOLUZIONE PROPOSTA DA BITCOIN

 

Bitcoin permette di trasferire denaro a chiunque, in qualsiasi paese e di

conservarlo senza dover chiedere permesso a nessuno. Bitcoin non può essere distrutto, non può essere confiscato, non può essere falsificato. Ecco perché è anche un’assicurazione contro lo strapotere dei governi e delle banche. Bitcoin è estremamente efficiente come mezzo di scambio. Essendo digitale è estremamente efficiente come riserva di valore, avendo un’inflazione che tende allo zero. Nonostante Bitcoin sia ancora troppo volatile per essere una unita monetaria fatta per scambiare beni, tutte le caratteristiche per diventare la migliore unità di conto della storia.