Bitcoin Detox 3: Viaggio nel Villaggio Bitcoin

Bitcoin Detox 3: Viaggio nel Villaggio Bitcoin
Conduttori: Giulio Delta, Gabriele
Ospite: Valerio Dalla Costa

Martedì 9 agosto 2022 ore 18:00

Una viaggio dal digitale alla scoperta del negozio fisico Villaggio Bitcoin con il fondatore Valerio Dalla Costa e autore del libro “Villaggio Bitcoin: l’alba di una nuova società basata su una moneta sana e onesta”.
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Giulio

Benvenuti a tutti a questa terza puntata di Bitcoin Detox. Oggi avremo un ospite speciale: Valerio dalla Costa. Quello che andremo a fare oggi sarà un viaggio dal digitale alla scoperta del negozio fisico Villaggio Bitcoin con il suo fondatore. Quindi prima di iniziare dal vivo, se entrate nel canale telegram, avrete poi l’opportunità di rimanere in contatto, fare ulteriori domande e anche fare domande che se vengono fatte durante la live le faremo vedere a schermo. Questo è il canale Telegram (https://t.me/bitcoindetox), quindi per chi vuole entrare è il benvenuto. E adesso iniziamo subito con Valerio facendogli la prima domanda. Ovvero: Valerio, raccontaci un po’ di te, chi sei? Cosa fai? Qual è il tuo background?

 

Valerio 

Allora buongiorno a tutti, grazie Giulio e grazie ai ragazzi per l’invito. Chi sono? Sono un ragazzo che da diverso tempo è appassionato un po’ a tutte le tecnologie e in generale, a tutte le novità, tutte le cose che possano suscitare un po’ di interesse. Io come formazione sono un ingegnere, un ingegnere civile e mi sono laureato presso l’Università di Brescia e mi occupo di sicurezza sul lavoro. Quindi da sempre mi occupo di questo campo, ma tutto il mio tempo libero in realtà è incentrato sui tanti hobby di tantissime tematiche, diverse realtà che vanno dalla fisica moderna, ma anche al gioco degli scacchi, al poker, a tutti concetti che ci sono dietro al poker, la probabilità, la statistica, ma anche alla lettura di tanti libri, anche letterari, anche romanzi. Ultimamente mi ero anche informato sulla parte economica, su questa teoria monetaria economica che in particolar modo dall’introduzione dell’euro e tutte le dinamiche legate all’euro e quindi tutto questo background, tutto questo interesse, poi è confluito in un’unica grande passione che in realtà sintetizza tutto quanto che è appunto Bitcoin. E quindi oggi, mentre da una parte continua la mia professione di ingegnere nel campo della sicurezza, la passione oggi dominante è sicuramente il magico mondo di Bitcoin.

 

Giulio

E ora colgo l’occasione per chiederti che cos’è il villaggio Bitcoin. Come è nata l’idea e perché hai scelto questo nome?

 

Valerio 

Allora, come nasce il Villaggio Bitcoin? In realtà nasce molti anni fa questa idea. Perché fin dall’inizio, quando ho scoperto Bitcoin, mi interessava tantissimo (e mi piace tantissimo farlo tutt’ora), condividere tutte queste informazioni con altre persone. Quello a cui siamo di fronte in realtà veramente è una tecnologia rivoluzionaria che cambia tantissimo aspetti della nostra esistenza, cambia le nostre abitudini, mette in crisi le nostre certezze che avevamo magari consolidato, ci sembravano consolidate da tanti anni. E quindi in questi anni, a forza di parlare con amici, con persone, con parenti, notavo che era molto difficile da trasmettere come concetti, come cambiamento da proporre alle persone fino che a un certo punto, qui stiamo parlando di un annetto fa, mi è venuta l’idea. Probabilmente, per avvicinare le persone a questa tecnologia che richiede un pochino di tempo e di attenzione, anche di studio, ma anche di riflessioni, è necessario avere un classico punto fisico, quello che una volta si intendeva come la vecchia banca di fiducia, tanto per intenderci. C’è un punto dove si poteva parlare con una persona, si poteva incontrarla, si poteva far domande, insomma era possibile trovare qualcuno che aiutasse ad accedere in questo mondo che sta emergendo in tutto il mondo. In effetti capire Bitcoin è difficilissimo perché richiede una serie di competenze, richiede una certa apertura mentale e non è facile da digerire come cambiamento, perché può mettere in crisi davvero tante nostre certezze. E quindi mi sono reso conto che probabilmente per le persone non era sufficiente l’informazione che oggi è presente su internet o sui vari canali YouTube. Sono efficaci, sono sicuramente molto utili, ma probabilmente non bastano, perlomeno per la maggior parte delle persone che vivono qualcosa di Bitcoin e interpretano Bitcoin come qualcosa di lontano, qualcosa di difficile da raggiungere, qualcosa di fuori dalla loro portata. “Cos’è questa moneta?” si chiedono, che è una moneta che gira su Internet, ma dove vanno i miei soldi? Chi c’è dietro? Con chi ne parlo? Chi me lo spiega? Vedo tantissimi contributi online, c’è da fidarsi? Non c’è da fidarsi? Probabilmente quello che mancava e tutt’ora oggi manca in Italia è proprio un punto fisico o un negozio, o il classico ufficio o un negozio di fiducia dove una persona può prendere appuntamento e parlare di questa tecnologia, chiedere di questa tecnologia. Quindi il Villaggio Bitcoin, in definitiva, è un’idea dove si immagina un Villaggio Bitcoin dove le persone possono entrare, possono informarsi, possono chiedere e possono partecipare attivamente a questo cambiamento. Ed è una cosa che devo dire a piccoli passi sta prendendo piede e mi rendo conto che probabilmente era qualcosa che davvero serviva.

 

Giulio

Ricorda un po’ la Bitcoin Beach di El Salvador.

 

Valerio 

Si è verissimo, tant’è vero che l’idea di villaggio è proprio quello di richiamare un villaggio primitivo, perché chi conosce Bitcoin e sa che Bitcoin non nasce nei salotti buoni, non nasce nella Silicon Valley, non viene calato da un governo, da una grande multinazionale come Apple, come Google. Bitcoin nasce letteralmente dal basso e nasce in tutti quei paesi, magari più poveri, che hanno più necessità di accedere e di avere un nuovo strumento monetario diverso dalle monete Fiat. E quindi l’idea poi di El Salvador, il primo storico Stato al mondo che ha fatto proprio una legge per rendere Bitcoin moneta di Stato, ma in generale Bitcoin Beach, una spiaggia a tema Bitcoin. Insomma, il Villaggio Bitcoin nasce proprio con l’idea di costruire una nuova società dalle fondamenta, una società magari primitiva ma ancora incontaminata, dove poter sperimentare un nuovo mondo basato su una moneta sana, onesta, come Bitcoin.

 

Giulio

A proposito, so che hai scritto un libro. Per quale motivo lo hai scritto? Di cosa parla?

 

Valerio 

Si anche questa è una novità recentissima, di cui sono molto orgoglioso perché, altra difficoltà che ho riscontrato con le persone: le persone, dopo alcune chiacchierate nel villaggio Bitcoin, chiedevano “Ma dov’è che io posso partire per informarmi per questo percorso di formazione, indicami un testo completo che potesse andare a illustrarmi i vantaggi, le potenzialità e anche le minacce, oppure come si utilizza, oppure le motivazioni politiche e filosofiche che ci sono dietro”. Fino adesso tutti i libri che ho letto, ne ho  letti tantissimi e ne ho ancora tantissimi ancora da leggere sul tema, ma mi rendevo conto che erano tutti abbastanza settoriali, cioè tutti trattavano solo un tema dal punto di vista di Bitcoin. In realtà questa è una tecnologia molto più ampia. Si tratta di qualcosa di molto più grande di una moneta elettronica o di un network informatico o in generale di un protocollo informatico. Tra l’altro Bitcoin è tutte e tre le cose contemporaneamente e quindi ogni libro, ogni testo che conoscevo, si riferiva a un settore particolare. Se erano testi come ad esempio Bitcoin Standard, è un capolavoro e consiglio a tutti, è un trattato di economia, scritto da un professore di economia e sono 300 pagine proprio di economia e società. Non è proprio per tutti, è bellissimo, ma per un certo target possiamo dire. Oppure ci sono libri molto tecnici, bellissimi, Master in Bitcoin, Master in the Lighting Network, oppure Bitcoin in Action, Bitcoin: dalla Teoria alla Pratica,  tutti però molto tecnici, pensati soprattutto per sviluppatori e programmatori. Mi rendevo conto che probabilmente serviva un libro divulgativo che abbracciasse tutti gli aspetti di questo mondo. Ammesso che sia possibile abbracciarli tutti quanti, dato che coinvolge qualsiasi ambito della nostra vita. E quindi è nata questa idea del libro che ha richiesto un lavoro veramente impegnativo e racchiude tante ore di rivisitazione, di scrittura, di informazioni e anche di passione. Ma io spero che possa essere di aiuto per molte persone per capire questa novità, questo mondo Bitcoin ed accedere al più presto.

 

Giulio

Quindi il villaggio Bitcoin è sia un negozio fisico che un interessante libro da leggere. Entrambe le cose, diciamo.

 

Valerio 

Si, a questo punto, è ottimizzato, esattamente. Non avevo un motivo per non chiamare così il mio libro, in cui immagino proprio una nuova società basata su un Villaggio Bitcoin globale, dove lo strumento monetario che ne sta alla base, che determina poi tutta la società e tutti i comportamenti delle persone, tutto quanto, sia basato su una moneta sane e onesta. E quindi questo libro è più inteso ad immaginare nella seconda e terza parte intima, tutte le implicazioni potenziali di fatti incredibili e rivoluzionari che Bitcoin si porta dietro.

 

Giulio

Quindi abbiamo visto un po’ cos’è oggi Villaggio Bitcoin: è un punto fisico e anche un libro. Quali sono i due programmi a lungo termine in questo percorso nella “tana del bianconiglio”? Qual’è il tuo progetto futuro per il Villaggio Bitcoin?

 

Valerio 

Domanda molto interessante, perché non è semplice da rispondere. Diciamo che non so dove si andrà a parare con questa attività. Probabilmente non avrà grande futuro. Io credo che se resterò su questo core business come attività, cioè consulenza e formazione, corsi di formazione, consulenza per imprese, commercianti, partite Iva per accettare Bitcoin come sistema di pagamento per la propria attività, oppure la vendita di libri, di testi, di gadget di Hardware Wallet. Credo che non avrà grande futuro, perché quello che oggi manca e che sto notando è un gigantesco gap informativo che c’è tra il mondo Bitcoin che sta emergendo, ancora poco conosciuto e diciamo noto solo agli sviluppatori o comunque agli addetti ai lavori, e tutto il resto della popolazione. Ad oggi c’è un gap di informazione gigantesco che non riesce ancora a collegare questi nuovi mondi che devono entrare in contatto. E quindi probabilmente un Villaggio Bitcoin così concepito può durare un tot di tempo sicuramente, ma non credo molto di più; ed eventualmente bisognerà poi cercare nuovi servizi che sicuramente nei prossimi anni verranno a svilupparsi. Voi siete degli sviluppatori e conoscete oggi come è esplosa l’industria intorno al Lighting Network, il Layer Two di Bitcoin con degli sviluppi delle potenzialità, un’industria nascente. Ma pensiamo anche solo al mining legato a Bitcoin, che è quasi un’industria parallela che sta prendendo piede e sta crescendo di giorno in giorno. Ecco, tutti questi sviluppi richiederanno continuamente nuovi servizi, nuove applicazioni, nuove funzionalità e probabilmente il Villaggio Bitcoin, proprio come Bitcoin come tecnologia, dovrà evolvere e seguire tutti gli sviluppi che ci saranno nei prossimi anni. E sono veramente incredibili.

 

Giulio

Vero, vero, vero. Tu come hai conosciuto Bitcoin? Come sei stato OrangePillato?

 

Valerio 

Beh, c’è una data precisa. Lo riporto anche nel libro. Il 29 marzo 2014 stavo partecipando ad una festa, avevo appena conseguito la laurea e sento un mio amico che tra una discussione e l’altra cita proprio il termine Bitcoin. Io in quegli anni stavo approfondendo molto il tema dell’euro, c’era la classica polemica, “l’euro è impagliato, vogliamo tornare alla lira”. C’era tutto questo dibattito che ogni tanto affiorava nei telegiornali e nell’informazione. Io ho studiato diversi libri per capire come funziona ogni sistema monetario. E quando ho sentito Bitcoin subito mi ha rapito. Mi ha preso letteralmente. Sono andato subito ad approfondire, ho trovato subito qualche youtuber e qualche documento preziosissimo che ancora oggi ricordo e che veramente mi ha illuminato. Mi ha aperto il vaso di Pandora, o meglio mi ha OrangePillato per usare termini tecnici, e da quel momento è partito veramente un periodo in cui tutte le informazioni che riuscivo estrapolare su Bitcoin erano incredibili. Erano veramente oro colato per me, perché ho avuto probabilmente la fortuna di intuirne subito il potenziale, anche quando, soprattutto in Italia, l’interesse e la conoscenza di questo tema era veramente molto limitato. Però diciamo che è stato per rispondere alla tua domanda: “un colpo di fulmine”. Il classico colpo di fulmine che mi ha portato a un percorso bellissimo, mi ha cambiato la vita e credo che da qui in avanti sta continuando un percorso di formazione, di scoperte e di meraviglie che penso non finirà mai, perché Bitcoin ci sorprende ogni giorno.

 

Giulio

Un colpo di fulmine di libertà, potremmo dire.

 

Valerio 

Esatto, aggiungiamo questa cosa perché è fondamentale.

 

Giulio

Rispetto agli inizi, quando da nuovo non conoscevi e ti sei approcciato a Bitcoin avevi un’idea che hai anche un po’ descritto. Rispetto ad allora, quell’idea è cambiata? Che cosa pensi ad oggi di Bitcoin e cosa pensavi come prima impressione appena ne sei venuto a conoscenza?

 

Valerio 

Deve essere proprio sincero. Fin dal primo momento, credo di aver centrato le potenzialità di Bitcoin. Credo che la mia idea non sia mai cambiata essenzialmente; a parte, e qua devo purtroppo ammetterlo, a parte i primi 2 o 3 anni in cui ero aperto anche ad altre possibilità, le famose, non so se si può dire “altcoin” credevo che approfondendo uno o l’altro, comunque cercando di stare aggiornato sulla nascita dell’ultima in ordine di tempo, si poteva innescare un Bitcoin due punto zero. La mia pretesa all’inizio da persona informata, era: se abbiamo decentralizzato l’oro digitale, perché non può nascere un secondo oro digitale ancora migliore? Naturalmente si è trattato solo di un periodo abbastanza limitato, qualche annetto, per poi dirottare completamente tutta la mia attenzione sull’unica vera innovazione autentica, e cioè Bitcoin. Tutto il resto lo considero oggi rumore di fondo o fastidi che tentano di depistare l’attenzione sui progetti privati. Quando alla fine credo l’unico standard che si affermerà in tutto il mondo a questo punto credo senza ormai più concorrenti verosimili, sia proprio Bitcoin.

 

Giulio

Un po come molti all’inizio hai preso un po’ una strada da multicoiner chiamiamolo così, perché non hai avuto infondo la fortuna o la sfortuna di avere qualcuno che te ne ha parlato fin da subito e ti ha indirizzato, diciamo, per non fare certi errori.

 

Valerio 

Esatto. Poi ho capito che Bitcoin sia un percorso che ogni persona deve seguire in modo autonomo. Cioè non esiste un modo giusto o sbagliato per entrare nel mondo Bitcoin. È talmente ampio il discorso, richiede talmente tante competenze che ognuno può entrare secondo l’ambito che preferisce. L’ambito magari tecnologico, c’è chi è uno sviluppatore ed entra per capire come può funzionare una moneta senza un coordinatore centrale; c’è chi è più attento o gli interessa di più l’ambito finanziario, e quindi valuta l’oro digitale come una possibile forma di investimento non inflazionabile. Oppure c’è chi è molto attento alla privacy, alla libertà degli individui e quindi è molto legato al fatto che Bitcoin riesce a garantire in modo decisamente migliore il diritto alla riservatezza delle persone rispetto agli strumenti monetari oggi a disposizione. Ognuno secondo me deve seguire il suo percorso, ma deve informarsi su tutto questo mondo, perché una delle caratteristiche che hanno fatto di Bitcoin è proprio questa: non è possibile capire l’essenza di Bitcoin guardandolo solo da un lato. È un fenomeno che richiede di essere visto a 360 gradi. È necessario considerare contemporaneamente tutti i temi e tutti gli aspetti che ruotano intorno a questo fenomeno. Se se ne trascura qualcuno di questi ci avrà sempre una visione limitata di questo fenomeno. Ma per capirlo veramente, per afferrarlo proprio dal cappio, come dicevano i latini, per afferrare il concetto di potenzialità di Bitcoin è probabilmente necessario avere una visione d’insieme di tutta questa tecnologica, e non solo qualche esperto limitato. E quindi credo ognuno segue il suo percorso. Qualcuno lo capisce subito, a qualcuno richiede diversi anni, qualcuno deve approfondire prima cose che magari conosceva poco o per nulla. Insomma, io credo che ognuno di noi deve farsi la sua strada, purché sia disposta a farlo, ecco. Questo è il primo requisito. Chiunque può avvicinarsi a Bitcoin, è facilissimo da utilizzare, è una tecnologia fatta per tutti e che arriverà a tutti. Quello che oggi viene richiesto nel 2022 è che bisogna un po’ informarsi. Bisogna dedicare un po’ di tempo, anche di fatica, di studio, per mettersi a riflettere, rimettere in discussione un po di certezze. Bitcoin è affascinante anche per questo motivo, secondo me, perché ci costringe a essere parte attiva di questo cambiamento, vogliamo abbracciarlo.

 

Giulio

Lorenzo ti fa i complimenti. Quindi se vogliamo essere un po’ fatalisti si può dire che Bitcoin lo si comprende al prezzo che si merita. 

 

Valerio 

Si! Questa è una affermazione un po’ cinica, che spesso gira nella comunità Bitcoin, e può essere vista positivamente o anche magari negativamente. Però è un’affermazione abbastanza nota.

 

Giulio

Verissimo, verissimo. Sempre riguardo a Bitcoin, qual’ è la cosa che ti piace di meno? C’è qualcosa che non ti piace e diciamo il contrario, qual è la cosa che ti piace di più in assoluto di Bitcoin.

 

Valerio 

La cosa che mi piace di meno, ad essere anche qui sincero, non saprei individuarla. Sembra veramente una retorica. Mi piace veramente tutto di Bitcoin, in ogni suo aspetto, ogni sua sfaccettatura. Magari può essere utile facilmente indicare quello che secondo me è la cosa principale di Bitcoin. L’innovazione principale di Bitcoin è quella che è la parte più importante e che anche quella più sottovalutata e anche quella meno considerata dal mio punto di vista. Cioè, noi dobbiamo considerare che oggi nel mondo ci sono qualcosa come due, forse 3 o 4 miliardi di persone cosiddette unbanked, cioè persone che oggi non hanno accesso ai servizi bancari e finanziari. Sono tantissimi, è una grossa fetta della popolazione, è quasi la metà. E oggi noi persone ricche e benestanti, noi europei, americani, queste persone non la consideriamo più, sono invisibili a tutti gli effetti, sono fuori dalla società semplicemente perché sono esclusi da dei sistemi e da delle tecnologie, come i circuiti Visa, MasterCard, circuiti bancari, il sistema Fiat in generale, che li escludere da questa possibilità, cioè di poter commerciare, di poter aprirsi al mondo, di poter scambiare i propri prodotti, le proprie idee, le proprie innovazioni. In effetti il sistema Fiat oggi è estremamente selettivo, cioè è pensato solo per una fetta della popolazione, escludendo tutte le altre. Questi unbanked oggi sono persone molto povere, poverissime, che magari sono anche analfabeti, non hanno una carta d’identità, non hanno referenze, non hanno una reputazione per vedersi aperto un conto bancario presso uno sportello burocratico. Oppure semplicemente tante persone sono in zona di guerra, sono rifugiati politici oppure gli vengono tagliati i ponti e la possibilità di commerciare semplicemente per le idee politiche, religiose o di pensiero. Insomma, tutte queste persone, potenzialmente, grazie a Bitcoin, vengono incluse istantaneamente all’interno della società; si crea un villaggio globale istantaneo, dove chiunque è alla pari con questo sistema. Cioè Bitcoin sta creando uno strumento neutro alla base di tutta la nostra terra, del nostro pianeta, su cui tutti possono innovare, possono partecipare. È un protocollo aperto, gratuito, lo si può modificare, è incensurabile è immodificabile, e questo strumento oggi è potenzialmente utilizzabile da chiunque. È sufficiente uno smartphone anche economico di 30, 40, 50€ e una connessione internet. Oggi alcune parti del mondo non sono connesse a Internet, su questo bisognerà sicuramente affrettarsi a colmare questa lacuna. Ma sono sufficienti queste due componenti per entrare nel mondo Bitcoin e per aprirsi al mondo ed essere pronti a barattare istantaneamente in tutto il mondo senza limiti, gratuitamente. Questo potrebbe veramente dare, credo, una grande speranza a tutte quelle persone oggi considerate invisibili, povere e completamente fuori dai nostri confini, solo perché non hanno la possibilità di accedere al sistema finanziario tradizionale. Quindi è questo quello che mi piace di Bitcoin, per rispondere definitivamente alla domanda. È uno strumento etico, inclusivo. Cioè la scelta di adottare Bitcoin per noi oggi è una scelta anzitutto umanitaria credo, perché contribuisce ad alimentare un sistema e a sostenere un sistema etico inclusivo che può dare veramente speranza a tantissime persone.

 

Giulio

Come non essere d’accordo. Secondo te in Italia la community, le persone, il livello di adozione è al passo con il resto del mondo, stiamo allineati o stiamo forse un po’ indietro?

 

Valerio 

A questa non saprei bene come rispondere, perché io per dire la verità non sono informatissimo su come nel resto del mondo sta sta affrontando questo cambiamento. Ognuno di noi, del resto, ha solo alcune percezioni riferite all’adozione di Bitcoin. Sicuramente ci sono i social che ci possono dare qualche contributo di informazione, però su questo non saprei sbilanciarmi, per dire se noi come italiani siamo al passo, siamo indietro, siamo avanti, stiamo recuperando, non lo so. A me piace più ragionare in modo distaccato, più che ragionare come Paese Italia, preferirei ragionare proprio come terrestri, se vogliamo, no? Ossia, come tutti i cittadini del mondo che hanno bisogno di uno strumento che mette tutti d’accordo e che ci consente di creare prosperità, benessere e di aumentare la qualità della nostra vita in modo trasversale, senza particolare riferimento a un Paese piuttosto che sull’altro. In Italia, comunque, credo che non siamo gli ultimi arrivati. Abbiamo diverse eccellenze. Penso ad esempio a Giacomo Zucco che sta facendo negli anni un lavoro incredibile di divulgazione e tra l’altro ne approfitto per ringraziarlo anche per la revisione parziale del mio libro. Lo ringrazio qui ancora una volta per la sua grandissima disponibilità e per la sua grandissima competenza nelle sue note di revisione. Ma in generale abbiamo anche la Bitcoin Valley, cioè la cittadina di Rovereto oggi è un grandissimo esperimento dove si sta accelerando e testando e sperimentando tantissime applicazioni fantastiche su Bitcoin, e adesso sul layer 2, sul Lighting Network e altre tantissime novità. La Bitcoin Valley ad oggi credo in Europa è l’area con la più alta concentrazione di commercianti e attività che accettano Bitcoin. Quindi anche noi italiani, adesso c’è il Villaggio Bitcoin, sicuramente, spero che ne nasceranno altri. Però credo che in Italia non siamo indietro da questo punto di vista, ma anzi – nel 2016 il Bitcoin Meetup di Milano- aveva proprio organizzato un evento internazionale per radunare tutti gli sviluppatori di Lighting Network e creare le famose specifiche bolt, cioè messe insieme tutte le varie aziende che stavano innovando sul Lighting Network per creare delle specifiche comuni. E questi incontri che hanno determinato questi standard di protocolli sono stati fatti a Milano. Quindi tutti questi piccoli contributi italiani secondo me non sono da trascurare e ci possono dire che comunque siamo in prima linea nello sviluppo e nell’affrontare questo cambiamento, almeno per quello che riguarda lo sviluppo.

 

Giulio

Anche Bitfinex, diciamo alcune personalità italiane che hanno dato grande contributo all’ecosistema, RGB, ci sono anche delle personalità italiane che sviluppano e hanno contribuito alla formazione dell’idea. In Trentino, grazie anche alla Bitcoin Valley ci sono mining farms con centrali idroelettriche di servers super all’avanguardia, quindi, è vero, anche importanti sviluppatori di Lighting Network sono di origine italica, diciamo non non basati nella penisola italiana, magari un po in Svizzera, ma comunque parlano italiano, diciamo così. Quindi è vero, non siamo sicuramente fanalino di coda nel mondo, come innovazione in Bitcoin. Ti faccio le ultime due domande, siamo quasi in chiusura. Innanzitutto da quando è iniziato questo percorso di divulgazione, quante persone hai aiutato a capire un po’ Bitcoin? Quanti privati? Qual’è il tuo target medio che viene da te?

 

Valerio 

Questa è un’altra bella domanda. Devo in realtà fare ancora un po’ di statistiche. Però in generale, la cosa bella che mi piace tantissimo di questa attività è che entrano in questo ufficio tantissime persone di qualunque tipo, non solo nella zona in cui è presente proprio il villaggio Bitcoin, ma proprio anche fuori dalla provincia, fuori dalla Lombardia. Ho contatti proprio da tutta Italia, di persone che in videoconferenza hanno bisogno di qualche informazione, bisogno di un aiuto, oppure semplicemente vorrebbero replicare una cosa simile, vorrebbero invitare altre persone ad entrare in questo mondo. Mi sono reso conto che la moneta è uno strumento che è senza età, non ha un target preciso, non è come un’industria che sviluppa pannolini, che ha un target ben delineato, cioè persone sotto una certa soglia di età oppure coppie appena sposate. No, Bitcoin non ha target, è lo strumento fondamentale che fin da piccoli modella il nostro comportamento, le nostre abitudini, le nostre scelte. E quindi veramente entrano qui dentro ragazzini, pensionati, lavoratori e anche manager di aziende. Sono venute diverse associazioni con cui abbiamo fatto diverse serate informative. Siamo andati anche a parlare in alcune scuole, una in particolare sul lago di Garda, che ringrazio ancora per il bellissimo evento che hanno creato, hanno creato proprio un evento per far capire la tecnologia Bitcoin ai ragazzi. Le scuole sarebbero importantissime da questo punto di vista, perché si tratta proprio di trasmettere delle informazioni e mettere in moto e innescare dei ragionamenti che oggi tutti devono iniziare a fare per capire la rivoluzione Bitcoin. Anche perché teniamo conto di una cosa, magari in chiusura, sarebbe bello anche lasciare un messaggio: Bitcoin non dipende più dalla nostra volontà. Questo secondo me è un dato di fatto, cioè la tecnologia Bitcoin come standard tecnologico si diffonderà in tutto il mondo e si sta diffondendo in tutto il mondo, volenti o nolenti. Non è che dipende da qualche scelta politica o dipende da uno Stato che fa una certa legge per promuovere di qua e di là, oppure un gruppo di ricercatori decidono di sviluppare qualcos’altro, no. Ormai il mondo ha deciso di adottare Bitcoin in modo naturale, senza alcuna costrizione come standard tecnologico, per creare un’infrastruttura globale aperta per trasferire valore libero e disinteressato tra le persone. Quindi oggi la scelta se utilizzare una Bitcoin non è più un’opzione. È un po come una sorta di Internet. Quando noi abbiamo deciso di adottare Internet, in realtà non è stata una scelta. A un certo punto abbiamo visto che tutti la utilizzavano e ci siamo messi a utilizzare le mail, a postare sui social, ad aprire il nostro blog, a creare un nostro sito internet per l’azienda. Ecco se Internet ha decentralizzato l’informazione e quindi è una rivoluzione sicuramente molto importante, con Bitcoin la rivoluzione è ancora più impattante, ancora più brusca e ancora più imponente, perché riguarda proprio la gestione dello strumento più importante di tutte le economie mondiali di tutte le società. E che è conteso da millenni, fin dagli albori della storia dell’uomo. Quindi quello a cui andiamo incontro è proprio la tecnologia che conviene, su cui conviene informarsi più ritardiamo l’interesse verso questa tecnologia Bitcoin e meno vantaggi abbiamo. Adesso chiudo con l’ultima pillola, ma ci sono veramente tante cose importanti da dire su questo. Molte persone pensano che oggi 2022 entrare in Bitcoin sia troppo tardi, no? Ormai qualcuno pensa di aver perso il treno, e che ormai costa tantissimo, e che sono fortunati quelli che sono entrati prima, chissà quanta gente è diventata ricca, ormai il treno è passato, non è vero. Sfatiamo questo mito. Oggi la tecnologia Bitcoin è ancora adottata in pochissima parte. Le potenzialità di crescita sono immense. E oggi chi decide semplicemente di informarsi, di aprire un po’ la mente di fronte a questa rivoluzione incredibile non è in ritardo, è semmai in anticipo. E’ ancora molto in anticipo, purché sia disposto a informarsi, a studiare, a fare un po’ di fatica, a ragionare, a mettere in discussione alcune certezze che prima erano assodate. Credo che questo sia il prerequisito per entrare in Bitcoin e fare tabula rasa delle nostre certezze e guardare questa nuova tecnologia con uno spirito critico. E poi, naturalmente, ognuno farà le sue scelte, sicuramente, su quando o meno adottare questa tecnologia.

 

Giulio

Grazie Valerio! Per oggi abbiamo detto veramente tutto riguardo a Bitcoin. Sono stato molto felice di condurre questo episodio. È stato veramente un piacere.

 

Valerio 

Grazie a voi, davvero.

 

Giulio

Ma perché no, in una prossima puntata speriamo di avere il piacere di reinvitarti. Grazie a tutti che ci hanno ascoltato e ci vediamo al prossimo episodio di Bitcoin Detox. Ciao ragazzi, ciao a tutti!

 

Valerio 

Ciao ciao!