Bitcoin Detox 13 – Shitcoin Apologism- Giacomo Zucco

Giacomo replicherà, questa volta in italiano, il pitch Shitcoin Apologism della conferenza Baltic Honeybadger del 2019.

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Mattia

Salve a tutti e benvenuti in questa nuova puntata del Bitcoin Detox. Anche oggi avremo con noi Giacomo Zucco. Benvenuto Giacomo.

Giacomo

Ciao a tutti, grazie, ciao.

Mattia

Il Bitcoin Detox è un podcast che parla principalmente di Bitcoin e oggi avremo con noi Giacomo Zucco, che per chi non lo conoscesse, abbiamo fatto una live apposta, la potete trovare nei video precedenti sul nostro canale e nel link in descrizione. Adesso per non rubarti altro tempo Giacomo ti lascio la parola e vi invito sempre a iscrivervi al canale e a seguire Giacomo sui suoi profili social.

Giacomo

Benissimo, allora partiamo. Dunque, questa volta mi è stato chiesto di continuare con la riedizione spiegata in italiano di alcune delle mie presentazioni fatte in inglese, o perlomeno il mio equivalente dell’inglese alla conferenza di Riga Baltic Honeybadger e in questo caso mi è stato chiesto di rifare una abbastanza famosa famigerata presentazione che ho fatto nel settembre del 2019, quindi la scorsa edizione di Baltic Honeybadger, quella precedente appena trascorsa ho fatto il discorso sul money laundering e invece in questo caso ne ho fatto un’altra. 

È particolarmente indicata questa presentazione per quanto riguarda il podcast Bitcoin Detox, perché vabbè, non vi svelo niente, vedrete perché, quindi vi svelo tra pochissimo il titolo della presentazione. Resta come contesto che nelle presentazioni di Riga ho sempre cercato di essere un pochettino, ovviamente provocatorio e in questo caso vedrete in che senso. Dunque. Vabbè, questa è la presentazione di chi sono io, ma la potete già vedere in un’altra delle Live che abbiamo fatto e diciamo che la presentazione cominciava con delle scuse, delle scuse che indicavano anche un cambio di tono rispetto alle mie presentazioni usuali. Nell’anno precedente, nell’autunno del 2018 io avevo ridato a Riga a questa presentazione che era Bitcoin Maximalism Dissected la dissezione analitica del massimalismo Bitcoin. Era una presentazione semiseria, nel senso che chiaramente esageravo come autoparodia alcuni temi del massimalismo, esasperandoli per identificarli e però poi cercavo anche di spiegare perché invece avevano senso. Quindi era una presentazione mezza ironica e mezza sincera in realtà. Quelle che vedete sopra, come TFUTS sono le 4 verità universali. Quindi presa in giro un po’ della del buddismo e le quattro verità universali erano: qualunque cosa che non sia Bitcoin è uno scam. Ovviamente è una frase che di per sé non ha senso, nel senso che ci sono tante cose che non sono scam, come per esempio una sedia, un tavolo che non sono Bitcoin, ma è un’esasperazione per indicare alcune tesi particolari proprie del massimalismo, sul fatto che tentativi di replicare alcuni degli effetti di Bitcoin siano impossibili, che non si possa replicare la stessa scarsità digitale due volte, eccetera eccetera. La seconda verità universale era invece che ogni tentativo di cambiare Bitcoin è uno scam. Ovviamente anche questa è una frase ironica, nel senso che Bitcoin è stato cambiato tantissime volte da Satoshi Nakamoto in prima persona, con aggiornamenti, patch e cambiamenti e poi anche dalla Community. Più in generale, per esempio con l’introduzione di cambiamenti di consenso, ma anche cambiamenti di software, di protocollo di UX di layerrizzazione on top, di strumenti che lo utilizzano, eccetera, eccetera eccetera. Il Bitcoin ovviamente cambia, ma la seconda tesi andava a indicare quel tipo di attitudine per cui bisogna sempre essere diffidenti da cambiamenti eccessivi, per cui in Bitcoin, specie a livello base, la stabilità è più importante dell’evoluzione rapida. La terza verità universale era quella per cui chiunque vi spinga a spendere i vostri Bitcoin vi sta scammando. Anche questo ovviamente è un’esagerazione, un’iperbole per passare un messaggio in maniera ironica, chiaramente il punto stesso di Bitcoin è di salvarli perché un domani qualcuno possa risparmiarli, perché qualcuno, voi stessi o qualcun altro possa spenderli anche nella versione più aggressiva di predisposizione al risparmio. Ma il tema è proprio quello di far capire la differenza tra l’idea di conservare denaro per funzioni di risparmio, specie in questa fase di monetizzazione, o invece l’idea di spesa secondo le leggi di Gresham, le leggi di Tier, eccetera eccetera. L’ultima verità era: non dobbiamo essere carini con gli scammer, non dobbiamo essere nice con gli scammer. Cercavo di fare in maniera semi ironica una difesa della tossicità, ovvero dell’approccio zero bullshit, dell’approccio per cui non si accettano supercazzole di marketing e si cerca di stare molto schietti rispetto agli obiettivi che abbiamo e agli strumenti realistici per conseguirli. Quindi evitando il marketing che affligge di sicuro tutto l’ambito delle ShitCoin, ma anche in generale molto ambito commerciale o spesso anche di ricerca e di sviluppo e invece andare dritto al punto e soprattutto promuovere una cultura, diciamo così, di autocritica per quanto riguarda la disonestà. Nel senso che se siamo dei cripto anarchici e vogliamo essere lasciati in pace dai regolatori, inclusa la SEC, la Consob e altre diavolerie del genere, l’idea è che dobbiamo essere noi per primi ad avvisare le persone di quando una cosa è uno schema Ponzi, di quando una cosa è una supercazzola pseudo tecnica senza base. Quindi questa è la mia presentazione 2018. 

Ovviamente era stata, come anche era l’obiettivo, presa fuori contesto con questi screenshot che avevano creato un sacco di malumore nell’area ShitCoin e allora per mantenere un po’ alto il livello di sorpresa, l’anno successivo ho deciso di passare a questo tipo di presentazione. Dopo Bitcoin Maximalism Dissected ho presentato ShitCoin Apologism Stellmanned. Fare steel manning di qualcosa vuol dire il contrario dello straw manning, vuol dire presentare una tesi di cui tu stesso non sei molto convinto nella maniera più forte che riesci. Questo peraltro è stato fatto, poi ve lo svelerò alla fine, ma è stato rifatto da Vitalik Buterin stesso – il bersaglio principale della maggior parte delle mie critiche sulle ShitCoin, almeno dal 2015 in poi – il contrario, in un suo post di difesa di steell manning del massimalismo bitcoin. Quindi almeno su questo c’è stato uno scambio di cortesia steel manning, vedete, non ho cambiato il titolo. Il sottotitolo era “Un Discorso Detox sulla Carineria, l’Apertura Mentale, l’inclusione e la Presunzione di Buonafede e gli Spazi Sicuri”, quindi Detox era proprio il sottotitolo di questa presentazione, quindi si abbina molto bene al Bitcoin Detox Podcast. Nel contesto, quando sono salito sul palco a presentare questa cosa, avevo la maglietta nera classica, Toxic Maximalist e a questo punto dell’intervento c’è stato anche un momento di siparietto e spogliarello, nel senso che l’ho tolta per rivelare una maglietta arcobaleno piena di unicorni imbarazzanti e ho rivelato anche il mio cambiamento per la prima volta da un po’ di mesi di immagine Twitter. Fino al momento in cui sono salito sul palco, la mia immagine Twitter era questa, qui un fotomontaggio stile gladiatore che era quello che un bravissimo grafico ha fatto per i gli speaker della conferenza Understand Bitcoin a Malta, il grafico ha fatto tutte queste immagini, questi fotoritocchi medievali degli speaker con vari tipi di declinazione, il mio era un po’ stile gladiatore e dietro c’era questa immagine che ancora mi piace molto, con ShitCoin in fiamme e monete Fiat in fiamme e io che tiro delle asce con un HoneyBadger sulla spalla. Da quel giorno lì per almeno due mesi ho cambiato la mia immagine del profilo in questa, quindi l’immagine di profilo è un attimino più tenera e qui riconoscete sicuramente famosi ShitCoiner come per esempio Roger Ver, Vitalik stesso, Meagan Shearer. Dietro c’è anche il povero Schiff, appassionato di oro, c’è anche Zuko di ZCash, insomma un po’ di ShitCoiner con cui mi scambio effusioni e momenti di intimità. Peraltro in occasione di questa presentazione non tutte le foto sono fotomontaggi, nel senso che pochi giorni prima in Israele, a Scaling Bitcoin Tel Aviv, mi sono procurato questa foto che, a parte lo sfondo, è verissima, è confermata. E’ anche, come dire molto molto tenera, gli ho detto proprio a Vitalik che la foto sarebbe servita a una presentazione in difesa delle ShitCoin e quindi lui come esponente massimo del movimento ShitCoin mondiale, doveva assolutamente esserne parte, lui è stato un good sport, si è prestato. Quali sono gli argomenti principali di questa presentazione? Il primo punto è stato ripercorrere brevemente i due principali argomenti usati a favore delle ShitCoin tradizionalmente. 

Quindi gli argomenti tradizionali sulle ShitCoin. Il primo argomento tradizionale è che le ShitCoin in realtà servano e siano utili, siano una cosa positiva. E’ meglio che ci siano, piuttosto che non ci siano, perché servono per sperimentare con dei trade off, per esempio blocchi grandi stile Bitcoin Satoshi’s Vision, che adesso è una blockchain completamente vuota, ma in teoria potrebbe avere blocchi grandi. Servono per vedere cosa succede quando scrivere sulla blockchain è molto economico e veloce perché i blocchi sono grandi o veloci come Litecoin o come in Dogecoin, ma verificare diventa difficile. Quindi è facile scrivere, ma è difficile leggere. Invece blocchi piccoli vuol dire che è facile verificare tutto, anche su un cellulare, non hai più problemi di banda o di processore per verificare l’intera storia, quindi diventa trustless ricevere, ma non è più facile scrivere, perché diventa uno spazio limitato con fee potenzialmente molto alte, bisogna aspettare minuti e minuti di conferma, quindi c’è questo trade off. Oppure ancora in Zcash o in Monero c’è un offuscamento crittografico della quantità e del grafo di transazione che viene però in trade off con una scalabilità molto peggiore, un’impossibilità, per esempio di avere un UTXO Set clonabile eccetera eccetera. Quindi l’idea, un argomento tipico è: sì, grazie alle ShitCoin noi possiamo sperimentare cose, oppure in Etherium si aumenta l’espressività del linguaggio con uno stato globale stateful, rich statefulness. Quindi molta più espressività nei contratti in cambio di una perdita di sicurezza dal punto di vista della verificabilità delle primitive, in cambio anche di una perdita di scalabilità. ovviamente, nel senso che a parità di trustlessness Etherium diventa ovviamente non scalabile, non ci sono sostanzialmente nodi full archive, eccetera. Quindi questa ovviamente è una tesi che non trovo estremamente convincente. Molti rispondono, sì, vabbè, ma se vuoi un testbed, se vuoi un’area di test per provare che cosa succede quando fai delle cose, usa Testnet. In realtà la controargomentazione ulteriore e che però testnet non ha un valore economico e quindi senza avere veramente dei soldi in palio non stai davvero testando, non stai stressando seriamente i tuoi trade off perché non hai utenti, non hack, hai il tentativo di attacco, non hai un ambiente avversario. 

Quindi dovresti avere una vera ShitCoin. Anche qui la risposta potrebbe essere, vabbè, ma allora fai una SideChain e una risposta potrebbe essere, eh ma è federata, quindi magari avrebbe meno successo. In sostanza un argomento sostanzialmente difficile da portare avanti. Tuttavia, non è detto che in futuro non ci possa essere un esempio di una ShitCoin che fa da testbed utile per Bitcoin. In particolare, gli esempi che più ci si avvicinano, su Bitcoin è stato sviluppato Segwit Segregated Witness, che però prima di entrare in produzione su Bitcoin è entrato in produzione su Litecoin e Vertcoin e nessuno può dire che magari il fatto che non abbia creato problemi li, il codice proprio copiato da Bitcoin possa avere anche aiutato le firme Shnorr che sono state sviluppate per Bitcoin come un Sig1,  sono state adottate per esempio da B-Cash o se MuSig1 aveva dei bug, quindi Bcash aveva i evitato i bug che non sono però stati sfruttati, ora siamo passati in Taproot a MuSig2, eccetera eccetera, o ancora Bitcoin, in particolare sul progetto Elements ha iniziato Zero Knowledge Proof su Bulletproof, che poi sono state usate da Monero per le confidential transaction, che sostanzialmente il codice copiato dal progetto Elements, in parte riscritto, ma sostanzialmente copiato. In realtà, però quello che vediamo è che il flusso dell’innovazione per ora va quasi sempre in senso inverso, le cose vengono sperimentate su Bitcoin, vengono spesso scartate su Bitcoin per dei motivi precisi e poi vengono adottate sulle ShitCoin per motivi di marketing principalmente. La stessa storia della Proof of Stake nasce all’interno della ricerca che ha portato Satoshi Nakamoto a scoprire la Proof of Work come soluzione dei limiti della Proof of Stake, ma poi è stata riscoperta e ripresentata, sto parlando ovviamente di We Dai nel 1998 con B-money, ma poi è stata rilanciata da alcune ShitCoin, in particolare PeerCoin e BitShares nel 2013 e 2014 e infine anche Etherium fingendo di non conoscere la storia del suo fallimento passato. Quindi comunque diciamo, c’è questa idea che si possa avere le ShitCoin come uno strumento di test per Bitcoin. In realtà, appunto, basterebbe una SideChain, oppure anche una cosiddetta SpaceChain, cioè una catena dove non crei denaro dal nulla ma semplicemente ogni volta che bruci un Bitcoin si genera un SideCoin che puoi usare sperimentando. Quindi è valore economico in un certo senso senza bisogno di fare una ICO, una Premine eccetera eccetera, che in genere hanno come unico scopo quello ovviamente di arricchire chi lo fa. La seconda tesi principale è quella di evitare il disastro. Se Bitcoin avesse un baco terribile o fosse fermata dal governo, allora è molto meglio avere delle alternative. In realtà, anche in questo caso non funziona ed è il contrario, nel senso che quasi tutte le vulnerabilità di Bitcoin sono anche vulnerabilità delle altre ShitCoin e però le altre ShitCoin hanno molte vulnerabilità che Bitcoin non ha, in particolare la morte di Bitcoin sarebbe quasi sicuramente la morte dell’intero settore cripto, viceversa, assolutamente no. La morte di ogni singola cripto non è assolutamente rilevante per quanto riguarda Bitcoin. Quindi sono due argomenti tradizionali di cui avrei potuto fare steel manning, ma ho preferito andare su altri quattro argomenti che trovo un pochettino più innovativi, che trovavo ai tempi un pochettino più innovativi e forse anche adesso. 

Il primo è il fatto che comunque, anche se l’utilità effettiva delle varie ShitCoin diventasse attendere zero, quindi non venissero usate per scopi transattivi perché l’elemento monetario arrivasse a confluire – come è sempre successo nella storia dell’uomo sulla moneta più hard, quella con l’offerta più inelastica – se anche si ricreasse la stessa dinamica che è sempre successa sul denaro o che è successa sui sistemi informatici di base come Internet fino al 95 c’erano le cosiddette Protocol Wars, che sono durate per più di 10 anni, in cui un sacco di protocolli concorrenti a Internet se la giocavano e molti erano dotati dalle istituzioni, dalle banche, dalle grandi aziende. Poi ha vinto invece lo standard di fatto Opensource, ha vinto TCP IP versione quattro, Internet. Contro tutti questi altri cloni semi proprietari o politicizzati. Quindi è già successo altre volte, se anche però succedesse, la tesi è che comunque c’è un valore di scarsità per cui è possibile che anche nel 2050 alcune ShitCoin saranno ancora treadate o comunque le chiavi per magari sistemi Blockchain non saranno più attivi, ma almeno le chiavi private, con sopra tantissimi NameCoin, per esempio, potrebbero ancora essere treadate come dei semplici collectible, come delle sorte di NFT, cioè tu hai una chiave che muove qualcosa che era una clone di Bitcoin nel lontano 2010-2011, specialmente le prime Litecoin, NameCoin, oppure quelle rimaste al secondo posto per molto tempo, come appunto Litecoin, Ripple o Etherium, potrebbero avere un qualche tipo di memorabilità storica. Per dimostrare che una cosa non deve essere utile o bella o funzionale per essere un collectible, questo che vedete è venduto per diverse centinaia di migliaia di dollari ed è una ciocca di capelli di Charles Manson. Non ha una grande utilità, non è neanche una cosa particolarmente edificante, ma viene scambiata per un valore decisamente importante, quindi perché non una chiave privata con sopra dei Dogecoin? Siccome nel 2050 potremmo ricordarci e ridere di quando Elon Musk pompava quello scam, perché no? 

Il secondo tema importante è che se non esistessero le ShitCoin, tutti gli scammer, tutti i disonesti, oppure tutti quanti gli insufficientemente intelligenti da capire le problematiche dei vari ShitCoin sarebbero tutti quanti a intervenire pesantemente nella discussione Bitcoin. L’esempio tipico, questo che ho messo nell’immagine è un bel filtro che raccoglie il particolato e raccoglie magari anche i patogeni in senso biologico. Dopo la creazione di B-Cash nell’agosto del 2017, quello che è il risultato è stata una migrazione su B-Cash di molti elementi che di fatto, cioè avere una migrazione Craig Wright da Bitcoin a B-Cash è stato sicuramente un grande vantaggio per Bitcoin, una liberazione di un elemento di disturbo che poi addirittura ha tolto il disturbo da B-Cash andando sulla sua personale shitCoin. Stessa cosa si può dire di sviluppatori come Gavin Andresen, che è andato appunto su B-Cash o Jeff Garzik, che è andato a fare la sua ICO piuttosto che Mike Hearn, che è andato a fare il blockchain private delle banche. Tutti gli elementi che hanno creato controversie che volevano cambiare Bitcoin in maniera non coerente con gli scopi iniziali Bitcoin si sono alla fine allontanati da Bitcoin andando a fare la loro roba. L’idea è che anche se la loro roba può togliere l’argomento principale dei massimalisti e questa roba distoglie focus, distoglie liquidità, distoglie attenzione, crea rumore di fondo oppure disorienta e confonde i newbies che si fanno fregare. Sì, ma intanto filtra via un sacco di elementi desiderati che in assenza delle ShitCoin convergerebbero interamente nello sviluppo, nella discussione di Bitcoin. Diciamo che non impedisce l’effetto che è chiamato l’eterno settembre, quell’effetto per cui quella prima Internet del ‘95 del ‘94, quando è stata aperta fuori dalla rete dei campus… allora, le nuove matricole accedevano all’università, ottenevano un accesso a Internet, e quindi forum Internet, che erano stati molto eleganti e sofisticati e nerd durante l’anno, a settembre diventavano invasi da gente che non sapeva niente, ripeteva le stesse domande e portava un po’ di entropia e portava argomenti non apprezzati. Ecco questo fenomeno quando Internet è stato commercializzato è diventato un eterno settembre, perché a quel punto c’erano sempre ondate di newbies ogni giorno. Questo effetto non può essere evitato in Bitcoin, ma può essere diluito nel tempo grazie proprio alle ShitCoin che possono attirare e filtrare via un po’ di attori non graditi. 

La terza argomentazione è quella che si è rivelata secondo me rispetto a quando l’ho portata avanti abbastanza profetica, di confondere e distrarre il governo. Quelli che vedete nelle immagini sono dei decoy, sono del sono delle diversivi che vengono rilasciati dall’aeroplano e vanno a far scoppiare i missili diretti all’aeroplano. Quindi sono degli oggetti che servono a confondere l’attaccante e a salvare ciò che è importante, sacrificando questi decoy sostanzialmente. Ecco, le ShitCoin non hanno chiaramente gli elementi di Censorship Resistance di Bitcoin, ma non è detto che il regolatore lo capisca e quindi può perdere da una parte molto tempo a inseguire dei mulini a vento che sono facilissimi da chiudere, ma il regolatore non lo sa e soprattutto per esempio, le ShitCoin sono quasi tutte controllate da persone con nome e cognome che hanno la possibilità di cambiarne il consenso grazie al loro controllo a livello sociale sul protocollo. Questa cosa qui è un bersaglio molto facile per i governi, per cui alla fine tendono ad andare lì prima di provare ad abbattere degli sviluppatori anonimi piuttosto che una rete di persone anonime che fanno girare dei nodi. Quindi possono essere dei “low hanging fruits”, dei, diciamo così, dei frutti maturi che il governo può attaccare prima di attaccare Bitcoin. In effetti quello che abbiamo visto recentemente con TornadoCash, per quanto triste, rappresenta un po’ questa tipologia di effetto. Il regolatore si va soprattutto a lanciare innanzitutto sulle sulle ShitCoin. C’è anche un’altro senso in cui le ShitCoin possono fungere da distrazione positiva, per esempio cose come Tether sono utili per l’ingresso a Bitcoin, perché possono permettere di aggirare le barriere di KYC e AML; Tehter di fatto è una società centralizzata come Paypal che può essere regolamentata esattamente come Paypal e può essere chiusa come E-Gold o come E-Cash può essere regolata come Linden Dollar, quindi una società centralizzata, ma grazie alla supercazzola del fatto che è sulla blockchain, il regolatore per ora – è chiaro che il regolatore poi è lento e magari ci metterà il suo tempo – ma per ora lascia fare su tether cose che su Paypal sarebbero considerate illegali. Non perché tecnologicamente sia diverso, ma perché tecnologicamente è più confuso, perché usa queste blockchain esterne che in realtà sono tutti sistemi a una telefonata di distanza dalla censura totale, come stiamo vedendo adesso su Etherium, sono sistemi assolutamente censurabili. Quindi è un argomento utile. 

L’ultimo argomento è quello per cui alla fine questo è il più controverso, però ho provato comunque a farne steel manning  lo stesso e questo argomento è quello per cui anche i grandi astronomi del passato, a partire da dagli astronomi babilonesi fino agli esempi di Galileo Galilei, per passione e per sfida intellettuale, facevano ricerca scientifica seria, ma poi per arrotondare, facevano e vendevano oroscopi. Ci sono anche delle lettere di Galileo e di altri, molte di queste persone non credevano agli oroscopi, li trovavano una pagliacciata ma dovevano farlo perché era una pagliacciata comunque desiderata dal mercato. Il mercato non distingueva astronomia da astrologia e loro per fare astronomia dovevano fare anche astrologia, vendevano queste cavolate agli allocchi, gli allocchi le compravano, loro stessi non ci credevano e incassavano i soldi, li usavano per investirli in ricerca astronomica vera. Ecco la mia sensazione che accomunare Bitcoin e Shit Coin nel cosiddetto mondo cripto è esattamente come accomunare astrofisica e astrologia nel cosiddetto mondo astro, è più o meno la stessa cosa, però da una parte è una confusione che può irritare o può chi soprattutto è un purista, può essere un disorientato e irritato e infastidito, per esempio un appassionato di astrofisica se si trovasse nelle conferenze di astrofisica Vanna Marchi, che porta l’oroscopo con Solange o Paolo Fox potrebbe essere preso male, ma in realtà se si riesce a usare questo strumento per rimuovere capitale dagli allocchi e trasportarlo verso la ricerca scientifica interessante, può essere anche un effetto globale positivo, perché no? 

Quindi questo argomento un attimino eticamente più delicato, ma ho provato a fare steel manning anche di questo. Quindi ci sono almeno quattro ragioni oltre alle due ragioni tradizionali, che secondo me sono un po’ farlocche, per cui è bello e positivo che ci siano le ShitCoin nel mondo e dobbiamo ringraziare tutti gli ShitCoiner per averci portato questa ricchezza. Alla fine della presentazione ho proposto un codice di condotta principalmente scherzoso, questo l’ho preso da siate eccellenti uno con l’altro, siate buoni, siate carini, scammate i vostri compagni esseri umani, ma fatelo responsabilmente, quindi mettete dei limiti, fermatevi davanti all’eccesso. Quando scammate le persone, almeno usate un po’ di tecnologia interessante, per esempio comunque Monero, per quanto sia una ShitCoin, perlomeno usa Ring Signature, Confidential Transaction, Stealth Address, sono cose interessanti che non ci saranno probabilmente su Bitcoin perché non hanno senso arrivare in tradeoff, ma possono sicuramente essere studiate come esempio. Quindi almeno fate cose interessanti. Su Etherium ci sono un po’ di cose, ZK Snarks che sono vagamente interessanti, ZK Rollup eccetera. Non sono da fare su Bitcoin, non sono da replicare, ma sono interessanti da guardare, perlomeno, entro certi limiti.  E infine la cosa più importante, a noi massimalisti non piace che si scambino gli investitori perché ci sembra di usare il nome di Bitcoin, che è una cosa che noi riteniamo bella e importante, di valore per arraffare quattro soldi dagli allocchi, quindi ci sembra un po’ una violazione della bellezza di Bitcoin che venga usato come proximity scam, come associazione di nome per vendere fumo, per vendere pentole bucate. D’altra parte, però, se quello che si fa non è scammare l’investitore, ma è scammare il regolatore e il governo allora – almeno da parte di questo massimalista, magari non di altri – avete la massima simpatia, la massima stima. Tutto quello che fate per confondere l’investitore è eticamente dubbio, ma tutto quello che fate per confondere il governo, la Consob, la SEC e altri organismi parassitari di questo tipo è assolutamente un atto di eroismo etico, perché state semplicemente confondendo dei violenti che vogliono rubare soldi o limitare la libertà di adulti consenzienti di tradare tutto quel cavolo che vogliono fosse anche cacca. Di conseguenza, se uno usa la decentralizzazione farlocca per aggirare una normativa, non vedo assolutamente chi si faccia male, vedo soltanto una riduzione di violenza e di estorsione. Se invece uno usa la narrativa farlocca per truffare il risparmio della vita di una vecchietta, questo è un attimino meno eroico secondo me. Quindi finisco con questo messaggio di pace, amore, fratellanza con i nostri amici shitCoiner o comunque, se non vogliamo chiamarli disonesti, chiamiamoli differentemente onesti. E’ un ramo d’ulivo questa presentazione che poi, appunto, è stato anche in parte colto nell’aprile 2020, il 1 aprile, quindi non credo fosse molto serio, però leggetevi il suo articolo è “In Defense of Bitcoin Maximalism” credo si chiami e tocca dei punti interessanti. Prova a difendere il Bitcoin, il massimalismo di Bitcoin. Ho finito in perfetto tempismo questa volta. 

Mattia

Grazie Giacomo, infatti oggi hai rotto l’orologio, praticamente! Ti ringrazio molto per il tuo speech e invito tutti, comunque rinnovo il mio invito a seguirci sia a noi del Bitcoin Detox qui su Youtube, ma anche su Twitter e su Instagram. Invito anche a seguire Giacomo Zucco su Twitter. Noi ci vediamo alla prossima settimana, sempre alle 18:00 ciao a tutti!

Giacomo

Ciao a tutti!